Coordinamento

di Una Voce delle Venezie

per la salvaguardia della liturgia latino-gregoriana

 

 

 

PANGE  LINGVA  GLORIOSI 
LAVREAM  CERTAMINIS 
ET  SVB  CRVCIS  TROPHAEO 
DIC  TRIVMPHVM  NOBILEM

 

                       

OREMVS 
DILECTISSIMI  NOBIS 
PRO  ECCLESIA  SANCTA  DEI 
VT  EAM  DEVS 
ET  DOMINVS  NOSTER 
PACIFICARE  ADVNARE 
ET  CVSTODIRE  DIGNETVR 
TOTO  ORBE  TERRARVM 
SVBJICIENS  EI  PRINCIPATVS 
ET  POTESTATES 
DETQVE  NOBIS  QVIETAM 
ET  TRANQVILLAM  VITAM 
DEGENTIBVS 
GLORIFICARE  DEVM 
PATREM  OMNIPOTENTEM

     

 

ECCE 
LIGNVM  CRVCIS 
IN  QVO  SALVS  MVNDI 
PEPENDIT 
R). VENITE  ADOREMVS

Il Vangelo di oggi | Adami, Il Venerdì Santo a Mattina | Card. Schuster, Venerdì Santo | Calendario Liturgico - Marzo 2013

 

 

 

 

 

 

 

LA  MESSA  DI  OGGI

29
Mart. iv Kal. Apr.
Marzo. Quarto delle Calende di Aprile.

Niger. Feria 6. in Parasceve (abstin. et jejun.), privil., De ea, dupl. 1. cl. Statio ad S. Crucem in Jerusalem. >
Nero. Venerdì Santo In Parasceve (astinenza e digiuno),  Feria privilegiata, Della stessa, doppio di 1ª classe. Stazione a S. Croce in Gerusalemme. >

MISSA Praesanctificatorum.
MESSA dei Presantificati.

Crux Alt. tegit. velo viol. Candelae de cera communi.
La Croce dell'Altare è coperta da un velo viola, le Candele sono di cera comune.

Passio cant. ut Dom. praec., sed cum stol. col. nig.: ad Evang. dicit. Munda cor meum, sed non petit. bened. nec deferunt. incens. et lum., nec liber tradit. osculand. Celebr.
Il Passio si canta come la Domenica precedente, ma con le stole di colore nero: al Vangelo si dice Munda cor meum, ma non si chiede la benedizione né si portano incenso e candele, né il libro è portato da baciare al Celebrante.

Ad adoration. Crucis omnes, ipso Episcopo non excepto, detecto capite accedant et sine calceamentis. Celebrans in Cruc. adorat. non tt. deponere debet casulam, sed et manipulum; ita etiam Diac. et Subdiac. se gerere debent (S. R. C. 15 Sept. 1836). Si celebrans autem sit Episcopus, manipulum retinet et ita etiam Ministri (Martinucci, Caerem. Pont., lib. VI, cap. XVIII). - In adorat. Crucis, oscula dant tt. pedibus Crucifixi (Auctores). - Post adorat. et oscul. S. Crucis Celebrans, Ministri, Clerus et populus surgant, genufl. unico genu, et ad prop. locum redeant. - S. R. C. 3855.
All'adorazione della Cruce tutti, non escluso lo stesso Vescovo, si accostino a capo scoperto e senza scarpe. Il Celebrante all'adorazione della Croce deve deporre non solo la pianeta, ma anche il manipolo; lo stesso devono fare anche il Diacono e il Suddiacono (Sacra Congregazione dei Riti, 15 Settembre 1836). Se celebra il Vescovo, tiene il manipolo e così pure i Ministri (Martinucci, Caerem. Pont., lib. VI, cap. XVIII). - All'Adorazione della Croce si baciano solo i piedi del Crocifisso (Autori). - Dopo aver adorato e baciato la santa Croce, il Celebrante, i Ministri, il Clero e il popolo si alzano, genuflettono con un solo ginocchio, e ritornano al proprio posto. - Sacra Congregazione dei Riti, 3855.

Sacerdos, dum Improperia et reliqua canuntur, legere eadem tenetur, juxta praxim ubique receptam, et normam communiter exigentem ut Sacerdos legat quidquid in Choro concinitur. - S. R. C. 1 Febr. 1907 ad 5.
Il Sacerdote, mentre sono cantati gli Improperi e gli altri canti, è tenuto a leggerli, secondo la prassi ovunque seguita, e la norma generale che richiede che il Sacerdote legga tutto ciò che si canta in Coro. - Sacra Congregazione dei Riti, 1° Febbraio 1907, 5.

Detecta Cruce Arae Majoris discooperiuntur aliae per ecclesiam, non autem Imagines Sanctorum, quae coopertae remanere debent usque ad Gloria in excelsis Missae Sabb. S. - S. R. C. 22 Julii 1848 ad 2.
Scoperta la Croce dell'Altar Maggiore si scoprono le altre croci della chiesa, ma non le Immagini dei Santi, che devono rimanere coperte fino al Gloria in excelsis della Messa del Sabato Santo - Sacra Congregazione dei Riti, 22 Luglio 1848, 2.

Ab Adorat. Crucis usq. ad Non. Sabb. Sancti incl., omitt. in choro salutationes et oscula manus (S. R. C. 12 Sept. 1857 ad 27), et omnes ante Crucem altaris transeuntes genuflectere debent (S. R. C. 9 Maji 1857 ad V; et 12 Sept. 1857 ad 4 et 27).
Dall'Adorazione della Croce fino a Nona del Sabato Santo compresa, in coro si omettono i saluti e i baci delle mani (Sacra Congregazione dei Riti, 12 Settembre 1857, 27), e tutti devono genuflettere passando davanti alla Croce dell'altare (Sacra Congregazione dei Riti, 9 Maggio 1857, V; e 12 Settembre 1857, 4 e 27).

Post Missam praesanctificatorum removenda sunt ornamenta Altaris in quo SS. Sacramentum Feria V praecedente fuit reconditum. - S. R. C. 20 Aug. 1901 ad 6.
Dopo la Messa dei presantificati deve essere rimosso l'addobbo dell'Altare in cui il Giovedì precedente era stato riposto il Santissimo Sacramento. - Sacra Congregazione dei Riti, 20 Agosto 1901, 6.

Si hac Feria VI, post expletas functiones liturgicas, fieri contingat Processio cum reliquia S. Crucis, pluviale et dalmat. seu tunic. sint col. nig.; velum hum. et umbrella vel baldach. (supposita consuetudine illis utendi) sint col. viol. S. R. C. 16 Jan. 1907 ad 2.
Se questo Venerdì, una volta compiute le funzioni liturgiche, si faccia la Processione con la reliquia della santa Croce, il piviale e la dalmatica e la tunicella siano di colore nero; il velo omerale e l'ombrello o il baldacchino (supposta la consuetudine di adoperarli) siano di colore viola Sacra Congregazione dei Riti, 16 Gennaio 1907, 2.

Crastina die unica prorsus Missa permittitur. Conventualis scilicet vel Parochialis, quae simul cum officio vel functione diei est celebranda (S. R. C. 12 Febr. 1690); et quaevis sublata sunt personalia privilegia faciendi sacrum privatim. - S. R. C. 31 Jul. 1821.
Domani è permessa un'unica Messa, vale a dire quella Conventuale o Parrocchiale, che deve essere celebrata insieme con l'ufficio e la funzione del giorno (Sacra Congregazione dei Riti, 12 Febbraio 1690); è abolito qualsiasi privilegio personale di celebrare privatamente. - Sacra Congregazione dei Riti, 31 Luglio 1821.

Hodie prohib. Miss. vot. de D. N. J. C. Summ. et Aet. Sac.
Oggi è proibita la Messa votiva di Nostro Signore Gesù Cristo Sommo ed Eterno Sacerdote.

In sancta Patriarchali Ecclesia Venetiarum
Nel Patriarcato di Venezia

Niger. Feria 6. in Parasceve (abstin. et jejun.), privil., De ea, dupl. 1. cl. Statio ad S. Marcum Evang. 
Nero. Venerdì Santo In Parasceve (astinenza e digiuno),  Feria privilegiata, Della stessa, doppio di 1ª classe. Stazione a S. Marco. >

 

 

 

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