UNA VOCE VENETIA  

Messe latine antiche nelle Venezie 
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VITTORIO VENETO

Incensi e litanie, in cattedrale torna la Messa in latino

 

VITTORIO VENETO - Requiem spostato al 4 novembre. "Se la commemorazione dei defunti coincide con la domenica, giorno del Signore, essa dovrà essere spostata nel giorno successivo o comunque cadere nell'ottava".

La regola, valida anche per le feste dei santi, fu stabilita nel 1563 dal Concilio di Trento insieme agli altri precetti che regolano la messa latino-gregoriana, che oggi è proposta nel Nordest dai fedeli del coordinamento "Una Voce Venetia". Con il consenso del vescovo Alfredo Magarotto, martedì 4 novembre alle 17, monsignor Antonio Moret celebrerà secondo il rito tridentino nella cripta della cattedrale di Vittorio Veneto.

"Ho incontrato nel vescovo una benevola disponibilità nei nostri confronti, anche perché egli ha avuto esperienza delle celebrazioni precedenti il 1962, dal momento cioè in cui sono iniziati i radicali cambiamenti liturgici introdotti dal Concilio vaticano II", racconta con gentilezza Editta Pirone, medico di famiglia e responsabile di "Una Voce" per Vittorio Veneto.

"La messa solenne per i defunti fissata martedì, nell'ottava (otto giorni) successiva al 2 novembre, coincide con la Festa delle forze armate, che a Vittorio Veneto assume un significato particolare e, per questo, abbiamo invitato anche le associazioni combattentistiche della città".

Qualcuno li definisce conservatori. Loro preferiscono "fedeli alla tradizione" e non disdegnano Internet. Nel sito www.unavoce-ve.it compeggia un'immagine di Cristo Pantokrator e si può consultare (in italiano, inglese e latino) il calendario on-line delle celebrazioni tridentine in Veneto e in Friuli.

Il rito sarà aperto dal Requiem aeternam dona eis domine cantato dalla confraternita di San Giacomo di San Martino al Tagliamento diretta dal maestro Tarcisio Zavagno. I coristi indosseranno una cappa nera. E neri con ricami d'argento saranno i paramenti indossati da mons. Antonio Moret. Una volta davanti all'altare si poneva una bara vuota, martedì ci sarà un drappo nero con al centro una croce e ai quattro angoli le candele accese. Si potranno leggere in italiano con testo latino a fronte i brani della quarta messa quotidiana dei defunti stabiliti dal liber usualis: una passo breve dell'Apocalisse e la sequenza del Vangelo secondo Giovanni 6, 51/55: "Io sono il pane vivente disceso dal cielo. Se qualcuno mangia di questo pane, vivrà in eterno".

Alle letture si alterneranno i canti gregoriani: Kyrie eleison, Alsolve domine animas omnium fidelium defunctorum, Dies irae, il canto di offertorio Domine Jesu Christe rex gloriae libera animas, Sanctus, Agnus Dei, il canto di comunione Lux aeterna luceat eis Domine e, al termine, dopo le tradizionale formule (Ite, missa est, Dominus vobiscum, Requiescant in pace), il canto Libera me domine.

M. A. O.

 

da “Corriere del Veneto" Treviso-Belluno, 2 novembre 2003

 

 

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