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Una lettera di S. Em.za il card. J. A. Medina Estevez

IL MESSALE DI SAN PIO V NON È MAI STATO ABROGATO

di Dante Pasturelli

 

S. Em.za Rev.ma il Cardinale Jorge A. Medina Estevez, dopo aver ricoperto l'onerosa carica di Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, è attualmente, insieme a S. Em.za Rev.ma il Card. J. Ratzìnger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, membro della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", presieduta da S. Em.za Rev.ma il Card. D. Castrillon Hoyos. Questa Commissione è stata voluta da S. S. Giovanni Paolo II per affrontare i problemi dei cattolici fedeli al Rito Romano Antico e dirimere le controversie tra questi e gli Ordinari: impresa assai ardua, dato che nella loro stragrande maggioranza i Vescovi ostinatamente si rifiutano dì "associare la loro volontà" a quella del Papa che pure a ciò li ha invitati e richiamati con pressanti documenti.

Il Porporato cileno a questi fedeli ha dimostrato più volte la sua paterna benevolenza, non solo prendendo a cuore le loro legittime istanze, che ha difeso in diversi scritti e circostanze, ma anche celebrando per loro, in varie città, in occasione di solenni ricorrenze, la S. Messa di S. Pio V. Del che noi lo ringraziamo dal profondo del cuore.

La sua carità si è manifestata più volte anche nei nostri riguardi: il Presule, infatti, non disdegna di leggere "anzi ci ha fornito suggerimenti, consigli e materiale UNA VOCE dicentes", che dichiara di apprezzare; che abbiamo utilizzato per la stesura di questo nostro organo. Si veda l'intervista rilasciata a "The Latin Massche abbiamo pubblicato in una nostra traduzione " nella primavera 2003, che Egli stesso ci inviò e nel numero di Giugnocommento nel quale citavamo anche un altro suo -Dicembre 2003, con un breve intervento sulla stampa Eminenza, ribaltando la Sua precedente posizione - ("Present", Marzo 2001). Sua in una lettera del mons. G. Bonicelli, aveva sostenuto che Paolo VI 1999 all'allora Arcivescovo di Siena aveva tacitamente abrogato il Messale di Smomento in cui aveva imposto alla Chiesa . Pio V nel Universale il approfondito studio della questione lo aveva Novus Ordo - riconosceva che il successivo portato a ritenere sempre in vigore il Rito Romano Antico.

Nella recente lettera, che con tanta sollecitudine ci ha fatto pervenire dopo aver preso visione degli articoli di "UNA VOCE dicentes" relativi alla S. Messa come Sacrificio della Croce che si rinnova e alla questione dell'abrogazione del Messale di S. Pio V (A. III N. 2, Gennaio - Giugno 2004) e che riportiamo integralmente con qualche nostro neretto per sottolineare affermazioni per noi particolarmente importanti e decisive, insieme ad alcuni rilievi di diversa valenza, ribadisce con forza la sua convinzione che il Messale Tridentino non è mai stato abrogato, parere, questo, espresso anche da numerosi altri Principi della Chiesa, fra cui il Card. Castrillon Hoyos che, sostenendo la medesima tesi, non può non interpretare ufficialmente, in quanto Presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", che è un organismo della Curia Romana, il pensiero della S. Sede.

Nell'esprimere ancora a S. Eminenza Rev.ma il Cardinale Medina Estevez la più viva gratitudine dei soci di "UNA VOCE" e di tutti i fedeli legati all'antica liturgia, non possiamo non proporre a tutti i Vescovi questo mite e tenace collaboratore del Papa quale luminoso esempio, oltre che di rettitudine morale e di amorevole cura del gregge che Dio gli ha affidato, anche di ammirevole onestà intellettuale.

Alla lettera dell’Eminentissimo interlocutore segue la nostra filiale risposta.

 

da "Una Voce Dicentes" III 2, 2004

 

 

 

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