Messe latine antiche nelle Venezie
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Andrea Adami da Bolsena, Osservazioni per ben regolare il Coro de i Cantori della Cappella Pontificia > Parte Prima > Cap. XXVI

 

 

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Seconda Festa di Pentecoste.
Cap.  XXVI.

 

La S. M. d'Innocenzo XI. l'Anno 1678. per implorare dalla Divina Pietà l'ajuto per li bisogni di Santa Chiesa, e pace tra' Prencipi Cristiani, fece fare in tal giorno una solenne Processione di tutto il Clero Secolare, e Regolare dalla basilica Vaticana alla chiesa di S. Spirito in Sassia, coll'intervento della Santità Sua medesima, dopo haver celebrata la Messa privatamente in S. Pietro nel Coro de' Signori Canonici, concedendo in tal giorno Indulgenza plenaria in forma di Giubileo, e così seguitò ogn'Anno nel suo Pontificato, che però dall'ora gl'altri Sommi Pontefici hanno sempre pratticato un'azione così pia, e divota di tanta edificazione.

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Quando dunque il Papa vuole intervenire a questa Processione viene privatamente dalle sue stanze nella Cappella del Coro di S. Pietro, ed ivi si prepara per la Messa bassa, alla quale assiste tutto il Sagro Collegio. All'Offertorio  dal nostro Coro si canta il Mottetto Exultate Deo a due Cori del Palestrina, ch'è nel lib. 172. a carte 16. ed il Signor Maestro  lo dovrà far principiare dopo, che il Papa avrà detto Dominus vobiscum, e Oremus; si dice ancora un'altro Mottetto dopo l'Elevazione, che per esservene molti a questo proposito, il Signor Maestro potrà soddisfarsi a suo arbitrio.

Terminata la Messa il nostro Coro si porta all'Altare della Confessione degli Apostoli, dove stà esposto il Venerabile; ed ivi aspetta il Papa, ed il Sagro Collegio, ed al cenno del Signor Maestro di Cerimonie dovranno i due Soprani eletti dall'Anziano dar principio all'Antifona Sancta Maria, et omnes Sancti, e poi alle Litanie Maggiori; e dopo detto San-

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cta Maria ora pro nobis, cominciano i Cantori più novizj à due per due ad incaminarsi processionalmente, dopo li Camerieri Segreti. Giunto in tal forma il nostro Coro a S. Spirito, aspetterà, che venga il Papa con tutto il Sagro Collegio, ed allora il Signor Maestro farà terminare l'ultimo Kyrie, dopo del quale Sua santità intona il Pater noster, al quale si risponde come è notato nel libretto, e poi i due Soprani eletti come sopra intonano il Salmo, ed il Coro lo proseguisce alternando co' suddetti Soprani; indi si risponde a i Versetti, che dice Sua Santità. e in fine dell'Orazioni Amen; e detto da i due Soprani il Verso Exaudiat nos etc. R/. Et custodiat nos etc. dopo il Papa dice V/. Sit nomen Domini benedictum R/. Ex hoc nunc, et usque in sæculum V/. Adiutorium nostrum in nomine Domini R/. Qui fecit Cœlum, et terram, e data la benedizione si risponde Amen, terminando così questa Funzione.

Non intervenendo il Papa fa la Fun-

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zione il Cardinale più degno cantando nel suo luogo li Versetti, e le Orazioni, nè v'è cosa di particolar osservazione.

 

da Andrea Adami da Bolsena, Osservazioni per ben regolare il Coro de i Cantori della Cappella Pontificia. Tanto nelle Funzioni ordinarie, che straordinarie, Roma, Antonio de' Rossi, 1711, p. 73-76.

 

 

 

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