Messe latine antiche nelle Venezie
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Andrea Adami da Bolsena, Osservazioni per ben regolare il Coro de i Cantori della Cappella Pontificia > Parte Prima > Cap. XXXVIII

 

 

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Il Giorno al Vespero, e Mattutino
de' Morti.  
Cap. XXVIII.

 

Viene il Papa in Cappella con Cappa Magna, e fatta breve Orazione và al Soglio, dove si pone alquanto a sedere, indi deposto il cappuccio, s'alza, e dice il Pater noster, e Ave Maria etc. segreto, in quello mentre il Signor Maestro di Cerimonie fa cenno al nostro Coro acciò si dia principio al Vespero, al quale il nostro Signor Maestro dovrà star attento per ordinar subito all'Anziano de' Soprani, che intoni la prima Antifona Placebo Domino, la quale sì ripiglia dal Coro senza contrapunto, con tutto il rimanente del Mattutino, come stà notato nel libro.

Finito il Vespero dopo breve tempo detto dal Papa in segreto il Pater noster etc. Ave Maria, e Credo. Si dà principio al Mattutino; onde al cenno del Signor Maestro di Cerimonie i due Soprani

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Anziani diranno subito l'Invitatorio Regem cui omnia vivunt, che vien proseguito dal Coro senza contrapunto, e andante; dipoi il primo Anziano de' Soprani intona la prima Antifona, indi si segue come si trova notato nel libro, dovendosi Salmeggiare andante, e puntato.

Terminata la replica della terza Antifona i due Soprani Anziani dicono il Versetto A porta inferi, à cui si risponde dal Coro: Erue Domine etc. dopo il Papa s'alza in piedi, e dice Pater noster tutto segreto, e poi si pone a sedere. Al cenno del Signor Maestro di Cerimonie l'ultimo Cantore fatta la genuflessione all'Altare, indi al Papa, comincia la prima Lezione, e poi successivamente gli altri, secondo si prescrive dalla lista affissa sul Coro; succedendo tanto a questa, che a tutte le altre Lezioni i Responsorj, i quali van detti con qualche sollecitudine. Il Signor Maestro regolerà gl'altri due Notturni come il primo, avvertendo, che tutte le Antifone si deono intonare da i Soprani, i quali

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preventivamente dovranno essere avvisati dall'Anziano.

Non assistendo Sua Santità fa l'Offizio il Cardinal Penitenziere, al quale la seguente Mattina tocca celebrar la Messa.

 

da Andrea Adami da Bolsena, Osservazioni per ben regolare il Coro de i Cantori della Cappella Pontificia. Tanto nelle Funzioni ordinarie, che straordinarie, Roma, Antonio de' Rossi, 1711, p. 90-92.

 

 

 

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