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Messe latine antiche nelle Venezie 
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Il comitato "Principe Eugenio" di Verona domani presenta l'iniziativa, in suffragio dei caduti di Nassiriya

Rito tridentino quasi in casa del vescovo

Dopo il no di Ostiglia, gli ultra-tradizionalisti avrebbero scelto Ca' degli Uberti

di Stefano Scansani

 

"Per la prima volta dagli anni del Concilio Vaticano II torna a Mantova la millenaria Santa Messa della tradizione". Messa in latino, dunque. L'annuncio č del comitato "Principe Eugenio" di Verona che domani, in una conferenza, svelerā dove e quando verrā celebrato il rito tridentino. Qualche bene informato dice che il luogo potrebbe essere Ca' degli Uberti. Al di lā della parete c'č l'appartamento del vescovo.

A Verona nessuno conferma o smentisce. Certo che se fosse reale la "manovra di avvicinamento fisico" alla sede vescovile la messa antica avrebbe il significato di una provocazione. Il comitato "Principe Eugenio" č lo stesso che a dicembre aveva organizzato a Ostiglia una identica celebrazione in suffragio delle vittime dell'attentato di Nassiriya. Fu il sindaco Graziella Borsatti a bloccare l'iniziativa, non negando la disponibilitā della sede municipale, dove la liturgia era programmata, ma evidenziando che non c'era l'autorizzazione del vescovo della diocesi.

Il comitato ultra-tradizionalista, che ha la finalitā di combattere il "pericolo islamico" con le armi della fede cristiana, non si č arreso. Domani il suo rappresentante Maurizio Ruggiero con il responsabile provinciale per la cultura della Lega Nord di Mantova Franco Fumagalli, saranno in cittā alle 11: al bar Ducale di piazza Sordello spiegheranno le ragioni della proposta e annunceranno la messa pre­conciliare, in suffragio dei morti di Nassiriya. Secondo indiscrezioni la liturgia potrebbe essere celebrata (da un prete extra-diocesano, certamente veronese) nel salone superiore della Ca' degli Uberti. piazza Sordello, sabato prossimo. Il muro portante nord del fabbricato č quello che confina con lo studio e l'appartamento privato di monsignor Egidio Caporello.

Il confronto tra la curia diocesana e gli ultra-tradizionalista fa quindi un salto di livello. Ma con un'importante divaricazione. Il comitato "Principe Eugenio" di Verona che č supportato dalla Lega Nord di Mantova č una cosa; "Una Voce", sezione di Mantova, č invece un'altra. Lo sottolinea Mansueto Bassi, rappresentante della seconda organizzazione che per la messa tridentina aveva raccolto 1.350 firme, ha fatto volantinaggio l'11 gennaio davanti a Sant'Andrea durante la messa presieduta dal cardinale Angelo Sodano, si č confrontata con il vicario monsignor Gian Giacomo Sarzi Sartori. Bassi non s'accontenta: "Se il vescovo ci avesse incontrato questa confusione non ci sarebbe stata".

 

da "Gazzetta di Mantova", 4 febbraio 2004

 

 

 

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sulla messa del 7 febbraio 
2004 a Mantova

 

 

 

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