UNA VOCE VENETIA  

Messe latine antiche nelle Venezie 
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Uno sbaglio non concedere udienza agli organizzatori della messa in latino

Noi cattolici figli 
di un Dio minore

 

Signor Direttore,

Sono rimasto abbastanza colpito dallo spropositato spazio dedicato, con ampie note polemiche, alla celebrazione della Messa tradizionale in latino avvenuta a Mantova il 7 febbraio. 

Sono altresì molto sorpreso dal comportamento del nostro Vescovo (messaggero palese di una certa Chiesa progressista e indirizzata politicamente su un sentiero ben definito) che non ha nemmeno avuto la diplomazia di ascoltare questi cattolici che credono nell'antico rito che alla fine volevano solo ricordare i martiri di Nassiyria. La mancata disponibilità ad affrontare certi argomenti ed il divieto dì concedere per quel giorno a Mantova un luogo per celebrare la S. Messa mi suonano come una debolezza mescolata alla paura di chissà che cosa. In pratica i cattolici della Tradizione, che non mi sembrano né sovversivi né infedeli né socialmente pericolosi, sono stati emarginati e mi pare che alla fine meglio vengono trattati i musulmani, i quali, tra i loro principî hanno "il dominio e la conversione forzata dell'infedele cristiano".

Ritenendomi un cattolico e una persona che rispetta ogni opinione e ogni fede religiosa, troverei che in una nazione cattolica quale la nostra ci fosse la possibilità per tutti di vivere un momento di fede senza essere additato quasi alla stregua di un appestato.

Chiedo ai lettori ma anche a S.E. il Vescovo: i Cattolici della Tradizione sono figli di un Dio minore?

Enrico Baroni

 

da "La Voce di Mantova", 11 febbraio 2004

 

 

 

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sulla messa del 7 febbraio 
2004 a Mantova

 

 

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