L'articolo della Voce di Mantova qui riprodotto contiene
alcune inesattezze. Prima di tutto l'iniziativa e l'organizzazione
della nota messa in suffragio dei caduti il 7 febbraio a Ca' degli
Uberti, č stata del Comitato Principe Eugenio di Verona, e non
della "Associazione Una Voce sezione (rectius
delegazione) di Mantova". Questo si capisce del resto dal
contenuto dell'articolo stesso, che riferisce di una conferenza
stampa tenuta da un esponente del Principe Eugenio, il quale ha
rilasciato dichiarazioni di cui il comitato ha la piena
responsabilitā.
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Rassegna
stampa
Dopo la
Messa i tradizionalisti vanno oltre
Ora
il rosario davanti alla Curia
Sabato
scorso, a Ca' degli Uberti, il parroco friulano don Nello Marcuzzi, ha
celebrato una santa messa in latino, che ha visto la partecipazione di
un centinaio di fedeli. L'iniziativa religiosa, portata avanti
dall'Associazione Una Voce, sezione di Mantova, con la collaborazione
del Comitato Principe Eugenio di Verona, ha avuto vasta eco in ambito
nazionale, essendo stata ripresa, la notizia, da diversi organi di
stampa.
Sulla
scia della positiva riuscita, "finalizzata alla commemorazione dei
caduti di Nassiriya", come ha ribadito Franco Fumagalli,
responsabile culturale della Lega Nord, si č tenuta ieri mattina, al
bar Ducale di piazza Sordello, una conferenza stampa, che ha avuto per
oggetto l'illustrazione delle iniziative future, che i cattolici
tradizionalisti intendono portare avanti. Č necessario - ha
sottolineato Maurizio Ruggiero, esponente del Comitato Principe Eugenio
- insistere per ottenere un'udienza con il Vescovo Monsignor Caporello,
al fine di ottenere il suo nihil obstat alla celebrazione, nelle chiese
della sua diocesi, del rito tridentino. Ha poi ribadito l'opportunitā
di recitare santi rosari davanti alla sede vescovile e di appoggiarsi
per la celebrazione del rito, ed una chiesa che sia soggetta alla
giurisdizione dell'Ordinariato Militare.
Federica
Lonati
da "La Voce di Mantova", 12 febbraio 2004
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messa del 7 febbraio
2004
a Mantova