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La morte del card. Groer, un vero amico dei cattolici tradizionali

Il 12 settembre 2003 avrebbe celebrato il pontificale in rito latino antico nella Karlskirche a Vienna

 di Ralf Siebenbürger

 

Con il card. Hans Hermann Groer i cattolici tradizionali d'Austria hanno perduto un vescovo che era per loro un vero amico. Hans Groer nacque il 13 ottobre 1919 a Vienna, figlio di un ufficiale del vecchio imperial-regio esercito dell'Impero Asburgico. Da tale discendenza deriva un frutto importante: anche come vescovo egli possedeva quello che in tedesco si chiama Handschlagqualität ("qualità della stretta di mano"): una volta concluso un accordo, si poteva fare assegnamento sulla sua parola, virtù purtroppo rara fra i suoi colleghi.

L'invasione tedesca e l'inizio della seconda guerra mondiale lo sorprendevano alunno nel seminario di Vienna: nel mezzo di quella conflagrazione universale fu ordinato sacerdote nel 1942. Dopo la guerra insegnò al collegio arcivescovile e al ginnasio di Hollabrunn. Lo Stato riconobbe i suoi meriti di professore conferendogli il titolo di Hofrat (consigliere aulico). Inoltre don Groer si era occupato della Legio Mariae e delle giovani esploratrici cattoliche dell'Austria. Dopo il suo collocamento a riposo, si ritirava nell'abbazia benedettina di Göttweig, dove prese il nome religioso di Hermann. A Roggendorf, una parrocchia dell'ordine a nord di Vienna, si interessò di far rivivere i pellegrinaggi al santuario della Madonna, aboliti dall'imperatore Giuseppe II. In breve tempo questi pellegrinaggi diedero tanto frutto che la comunità mutò il suo nome in Maria Roggendorf.

Dopo le dimissioni del card. König nel 1985, Giovanni Paolo II elevò l'organizzatore dei pellegrinaggi alla sede arcivescovile di Vienna. Quale differenza fra l'eleganza mondana del card. König e la pietà dimessa del card. Groer! Nel 1988 fu il primo vescovo austriaco a permettere, sulla base dell'indulto, la celebrazione della messa latina in rito antico a una piccola comunità di studenti con il loro giovane cappellano. Qualche settimana più tardi veniva fondata la Fraternità San Pietro che, dopo la chiamata del sacerdote da Vienna nella diocesi di Sankt Pölten, assunse l'incarico delle celebrazioni per la comunità viennese. Prima delle sue dimissioni nel 1995, il card. Groer accordò l'erezione canonica della Fraternità San Pietro nella sua arcidiocesi e diede il permesso per la prima solenne messa pontificale in rito romano antico nella festa del Ss. Nome di Maria. Nel 1997 prese parte personalmente a questo pontificale prestandovi assistenza.

Negli anni seguenti celebrava spesso le devozioni del mese di maggio e il santo rosario con l'associazione Una Voce di Vienna. Quest'anno 2003 il card. Groer aveva l'intenzione di celebrare personalmente il pontificale del Ss. Nome di Maria. La lettera nella quale annunciava questo suo proposito resta il suo testamento a Una Voce Austria.

Il Cardinale ha trascorso gli ultimi anni della sua vita nell'abbazia delle monache cistercensi di Maria Roggendorf, da lui stesso fondata, e nella quale sarà sepolto.

 

 

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Inserito il 4 aprile 2003

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