VERONA, RETTORIA DI S. TOSCANA
Cresime secondo l'antico
Pontificale RomanoDomenica 6 giugno, la Santissima Trinità, l'Eccellenza De Magistris ha amministrato il sacramento e celebrato la santa messa prelatizia
Domenica 6 giugno, festa della Santissima Trinità (prima domenica dopo la Pentecoste), con inizio alle 10 e mezzo del mattino, presso l'antica chiesa gerosolimitana intitolata a S. Toscana, sede abituale delle celebrazioni more antiquo della città di Verona, s'è tenuta la celebrazione della santa messa, in forma prelatizia, da parte di S. E. mons. Luigi de Magistris, membro della Pontificia Commissione Ecclesia Dei. Durante la messa il coro Valpolicella di Pedemonte (San Pietro in Cariano, Verona), diretto dal M° Rinaldo Tedeschi, ha eseguito mottetti di J. Arcadelt, C. Monteverdi e G. P. da Palestrina nei momenti più salienti della funzione. All'omelia, il Presule ha richiamato all'attenzione dei numerosi fedeli presenti la centralità del mistero della Santissima Trinità.
È seguito il rito del conferimento delle Cresime, aperto dal canto del Veni Creator, ad alcuni bambini, uno dei quali durante la santa messa per la prima volta s'è accostato all'altare per ricevere il Corpo di Cristo. Il conferimento delle Cresime in forma tradizionale è stato concesso con decreti 17 e 21 maggio 2004, Prot. N. 138/2004, da parte di S. E. Flavio Roberto Carraro, vescovo di Verona, ed ha un precedente in analoga concessione di due anni or sono (cfr. www.unavoce-ve.it/10-01-6.htm). Alle celebrazioni ha presenziato il cav. mons. Carlo Fiorini (S. M. O. M.), rettore di S. Toscana, officiante abituale della messa tradizionale per la diocesi veronense.
Francesco Tolloi
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