UNA VOCE VENETIA  

Messe latine antiche nelle Venezie 
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Ma quale incertezza?

L'unica incertezza che potrebbe cogliere i cristiani del Sudtirolo riguarderà la confusione determinatasi nel clero e nella curia dopo il messaggio di Benedetto XVI a Una Voce, che benedice la celebrazione dell'antica messa. Ci si muove contraddittoriamente: la messa latina antica sì va bene, ma non la domenica, non regolare, non ..., non ... Ma dire anche solo questo non è già essere contro il Papa? Comunque ci fa piacere che dalle dichiarazioni di "ambienti diocesani" raccolte dal Corriere dell'Alto Adige risulti che la mancanza di un certo numero di persone che abbiano richiesto questa iniziativa - motivazione del diniego nella lettera del 18 ottobre 2004, motivazione incongruente con la realtà perché la messa domenicale è stata chiesta da centinaia di fedeli - è quello che era parso a tutti da subito, un pretesto. Le vere motivazioni del rifiuto sono altre, forse che si è contro la messa?

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L'associazione "Una voce" rilancia il rito romano. Il consiglio diocesano: "Si rischia l'incertezza"

Messa in latino, la Curia dice no

Deluso il promotore Enea Capisani: "Avrei voluto incontrare il vescovo di persona"

 

BOLZANO - Il rito tridentino difficilmente potrà trovare allocazione nella messa domenicale in una delle parrocchie della diocesi di Bolzano.

La Curia, infatti, ha dato risposta negativa alla richiesta avanzata lo scorso anno da Enea Capisani, presidente di "Una Voce per l'Alto Adige", l'associazione promotrice del mantenimento della messa con il rito romano di San Pio V. Alla base del diniego la mancanza di un certo numero di persone che abbiano richiesto questa iniziativa.

Al di là della motivazione ufficiale, però, in ambienti diocesani è stato fatto notare che è difficile poter dare corso a tutte le richieste che provengono da parte dei fedeli, ma che soprattutto una volta iniziato il processo di rinnovamento, come quello post- Concilio Vaticano II, è ben difficile tornare indietro senza ingenerare incertezze. Il Vangelo, infatti, secondo anche le indicazioni della Commissione episcopale italiana, deve essere portato nel mondo che cambia. Certo, le celebrazioni con i riti ante-concilio Vaticano II hanno una sacralità molto forte, ma limitano la partecipazione dei fedeli. Al momento appare molto difficile che la Curia possa modificare la posizione assunta, anche se naturalmente in Veneto, nelle diocesi di Verona, Padova e Venezia, una delle messe domenicali è celebrata secondo il rito romano di San Pio V.

Sabato scorso, intanto, erano ben quaranta i fedeli affluiti sul Renon per partecipare alla celebrazione officiata da padre Martin Ramm. Un numero limitato, ma dovuto senza dubbio alla distanza dal capoluogo. Enea Capisani, l'organizzatore al quale il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire una email con la sua benedizione. non nascondendo la soddisfazione per l'iniziativa, annuncia che sicuramente in luglio o in agosto una messa secondo il rito tridentino verrà officiata anche a Bolzano. "Non c'è ancora nulla di sicuro - spiega - ma sicuramente riusciremo a farlo".

La celebrazione eucaristica in latino non è assolutamente vietata, l'unica limitazione riguarda solamente le giornate festive, d'altronde si tratta di una messa valida a tutti gli effetti, Capisani, del resto, è anche attivamente impegnato come organista nella parrocchia bolzanina di Regina Pacìs dove prende parte regolarmente alle celebrazioni domenicali, Nessuna contestazione, dunque, ma solo il voler mantenere vive le tradizioni che fanno parte della chiesa cattolica.

"Non sono mai riuscito - afferma - a poter parlare personalmente con il vescovo per esporre le motivazioni che mi hanno spinto ad avanzare la richiesta. So solamente che in sede di consiglio curiale il problema è stato affrontato. Certo questo diniego non mi riempie di gioia, dal momento che in un monastero benedettino sulle Alpi francesi anche l'attuale Santo Padre, quando ancora non era assurto al soglio di Pietro, ha partecipato alle celebrazioni in latino con il rito tridentino".

Enrico Barone

 

da "Corriere dell'Alto Adige", Bolzano, 31 maggio 2005

 

 

 

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