UNA VOCE VENETIA  

Messe latine antiche nelle Venezie 
Venezia | Belluno | Bolzano | Gorizia | Mantova | Padova | Pordenone | Treviso | Trieste | Udine | Verona | VicenzaVittorio Veneto

 

 

Rassegna stampa

VOLANTINAGGIO IN BRA

Tradizionalisti per la parrocchia contro il Risorgimento

 

VERONA - Si sono ritrovati a volantinare in Bra con lo stesso banchetto, ma per due motivi diversi. Per la promozione e la diffusione della liturgia in rito romano antico a Verona. E per, come in altre 14 città in tutta Italia, ricordare nel 135esimo anniversario la breccia di Porta Pia. Non tanto come il giorno in cui il generale Cadorna entrò a Roma e sancì di fatto la fine del potere temporale della Chiesa. Ma proprio per contestare quella che viene definita come "un'infame usurpazione e l'occupazione della Roma Pontificia".

Cosi, ieri, sul Liston. erano due i gruppi di tradizionalisti cattolici che volantinavano. "Una voce", che come ha spiegato Nicola Cavedini, torna a chiedere una parrocchia "personale" a Verona, vale a dire una chiesa con un sacerdote che segua il rito romano antico e "dia assistenza spirituale". Ai tradizionalisti scaligeri va stretta la rettoria di Santa Toscana. Che non essendo parrocchia, non può svolgere tutte le funzioni di una chiesa. Niente sacramenti, che anche se vengono officiati con il rito romano vengono registrati altrove, niente confessione o catechismo seguendo le direttive preconciliari. I tradizionalisti sono scesi in piazza forti anche delle nuove "aperture" da parte di papa Benedetto XVI e del sinodo che si terrà i primi giorni d'ottobre in cui i vescovi dovrebbero sancire la "liberalizzazione" della liturgia romana. Per questo in ballo c'è anche un incontro con il vescovo, in data da concordare. Sul fronte "storico", invece, il volantinaggio c'è stato da parte di "Sacrum Imperium". "Un'occasione - ha spiegato il coordinatore Maurizio Ruggiero - per ribadire il nostro più fermo 'no' al laicismo di Stato". Un'occasione che i vari movimenti preunitari e antiunitari hanno ribadito in tutta Italia. "È ora di finirla di definire Mazzini un eroe - dice Ruggiero - quando il risultato è uno Stato come questo senza Dio, che ha perso le sue radici cristiane. Dove un liberale come Pera viene tacciato di simil-tradizionalismo dicendo cose che noi ripetiamo da vent'anni e per le quali siamo stati perseguitati dalla giustizia".

 

da "Corriere di Verona", 23 settembre 2005

 

 

LINK UTILI

 

 

 

Inizio Pagina

Torna a Rassegna stampa