Messe latine antiche nelle Venezie
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Enciclopedia Cattolica

voce   Burcardo

 

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BURCARDO, GIOVANNI. - Cerimoniere pontificio, liturgista e storico, n. a Nieder-Haslach (Alsazia) nel 1450 ca., m. a Roma il 16 maggio 1506. Venuto a Roma nel 1467 in cerca di fortuna, fu dapprima al servizio di vari cardinali, poi familiare di Sisto IV (ca. 1475), dal quale ottenne vari benefici ecclesiastici e alte cariche curiali, come quella di protonotario apostolico (1481) e di maestro delle cerimonie (1483), ufficio che tenne fino alla morte, anche dopo essere divenuto vescovo delle diocesi riunite di Civita Castellana e Orte (1503-1506). Era un valente liturgista, pratico del suo ufficio, acuto osservatore, ma anche avido di denaro. A Roma si fabbricò una casa, la Torre Argentina, detta così dalla nativa Strasburgo (Argentoratum). Fu anche rettore

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della chiesa nazionale tedesca di S. Maria dell'Anima a Roma; fu sepolto in S. Maria del Popolo.

Pubblico, insieme con Ag. Patrizzi, il Liber Pontificalis, cioè il Pontificale romano (Roma 1485, che ristampò in seconda edizione con Giacomo De Luciis, ivi 1487). La sua opera liturgica principale è Ordo servandus per sacerdotem in celebratione Missae (Roma 1495, coi tipi di Stef. Planok [cf. L. Hain, Repert. bibl., n. 4102], pubblicata di nuovo a Roma 1502, e spessissimo ancora sotto vari titoli), opera la cui sostanza entrò nel Messale romano come Rubriche generali e Rito per celebrare la Messa. Molta materia liturgica a uso della Curia pontificia è pure sparsa nella celebre opera Diario della Curia Romana o Liber notarum, che come cerimoniere scrisse giorno per giorno nell'interesse del suo ufficio, pur inserendovi però fatti e osservazioni attinenti alla Curia e agli eventi di quel tempo movimentato. Per questo lato l'opera, che va con alcune interruzioni dal 1483 al 1506, è una preziosa fonte storica, dall'autore però non destinata al pubblico. I maggiori storici odierni ammettono la veridicità dell'autore che scientemente non mente né calunnia per proposito, sebbene qualche volta accolga forse delle dicerie difficilmente controllabili.

 

Bibl.: Edizioni complete: L. Thuasne, 3 voll., Parigi 1883-1885; E. Celani, Joannis Burckardi Liber notarum, 2 voll., in 4°, nella nuova ed. del Muratori, Rerum Ital. Script., vol. XXXII, parte 1ª, I, Città di Castello 1907-13, con abbondanti note (è la migliore edizione). Studi: oltre le prefazioni di L. Thuasne al III vol. e del Celani al I vol. e II, 44, nota 7, v. pure: D. Gnoli, La Torre Argentina in Roma, in Nuova Antologia, 43 (1908, III), pp. 596-605 ; J. Lesellier, Les méfaits du cérémoniaire Jean Burckard, in Mélanges d'archéologie et d'histoire, 44 (1927), pp. 11-34; P. Paschini, A proposito di G. B. cerimoniere pontificio, in Arch. della R. soc. romana di storia patria, 51 (1928), pp. 33-59; A. Petrignani, Il restauro della casa del B. in via del Sudario in Roma, in Capitolium, 9 (1933), pp. 191-200; L. Oliger, Der päpstliche Zeremonienmeister Johannes Burckard von Strassburg, in Archiv für elsässische Kirchengeschichte, 9 (1934), pp. 199-232. Per la parte liturgica: A. Franz, Die Messe im deutschen Mittelalter, Friburgo in Br. 1902, pp. 613-15; J. Baudot, s. v. in DACL, II, 1 (1910), col. 1350 sg.

Livario Oliger

 

da Enciclopedia Cattolica, III, Città del Vaticano, 1949, coll. 224-225

 

 

 

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