Messe latine antiche nelle Venezie
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Enciclopedia Cattolica

voce   Palla

 

PALLA. - Nel senso liturgico attuale è un piccolo quadrato di lino di ca. 20-25 cm. per coprire il calice, specialmente dall'Offertorio alla Comunione.

Fino al sec. XI il calice veniva coperto con la parte posteriore ripiegata del corporale, detto palla grande; quest'uso franco-italiano è seguito ancora dai Certosini. Per comodità nelle Messe private senza diacono il calice si copriva dapprima con un altro corporale piegato ("panno complicato instar sudarii"), poi con una pezzuola di lino quasi staccata dal corporale "corporale minus" o "p. corporalis" o semplicemente p. Questa pezza di lino ornata d'intorno da un pizzo, anticamente floscia, è ora rigida o inamidata; in Belgio e in Germania raddoppiata e retta in mezzo da cartone. La p. deve essere sempre di puro lino, come il corporale donde fu staccata (Decr. auth., 4174); se doppia, la parte superiore può essere fatta anche di seta e variamente ornata o ricamata (ibid., 3882, 4). S. Carlo Borromeo chiama la p. "animetta", perché si racchiude nel corporale come l'anima nel corpo; nel rito mozarabico è detta "filiola", perché derivata dalla p. grande. La p. viene benedetta con la stessa formola del corporale, da cui deriva; la prima lavanda, come quella del corporale, deve farsi da un sacerdote o da un suddiacono. L'allegorismo medievale vede simboleggiata nel corporale la sindone nella quale fu avvolto il Cristo e nella p. specialmente il sudario (Jo. 20, 7).

In senso più largo e originale, p. venne detta la tovaglia dell'altare: se ne distinguono due: "p. altaris" e "p. corporalis", cioè il corporale odierno, donde si staccava la p. Talvolta anzi si dice p. il velo del calice. Nella preparazione del calice la p. si mette sopra la patena. I Teatini usano una seconda p. per coprire la patena.

 

Bibl.: J. Braun, Handbuch der Paramentik, Friburgo in Br. 1912,  pp. 239-41 (trad. it., I paramenti sacri, Torino 1914, pp. 184-90); G. Destefani, La S. Messa nella liturgia romana, ivi 1935, pp. 118-21: C. Callewaert, Liturgicae institutiones, vol. III, 1, De Missalis Romani liturgia, II ed., Bruges 1937, pp. 37-39; M. Righetti, Manuale di storia liturgica, I, II ed., Milano 1950, pp. 443-44.

Pietro Siffrin

 

da Enciclopedia Cattolica, IX, Città del Vaticano, 1952, coll. 637-638

 

 

 

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