UNA VOCE VENETIA  

Messe latine antiche nelle Venezie 
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L'anno liturgico

di dom Prosper Guéranger

 

 

LO STESSO GIORNO
19 GENNAIO

SAN CANUTO, RE E MARTIRE

 

I Re Magi, come abbiamo detto, sono stati seguiti, alla mangiatoia del Salvatore, dai santi Re cristiani; è dunque giusto che questi ultimi si incontrino nella stagione consacrata al mistero della sua Nascita. In mezzo a quelli che ha dato in sì gran numero alla Chiesa e alla società europea l'XI secolo, fecondo in ogni sorta di meraviglie cattoliche, Canuto IV, sul trono di Danimarca, si distingue fra gli altri per l'aureola del martirio [1]. Zelante propagatore della fede di Cristo, insigne legislatore, intrepido guerriero, pio e caritatevole, ebbe tutte le glorie d'un principe cristiano. Il suo zelo per la Chiesa, i cui diritti a quel tempo erano insieme quelli dei popoli, fu il pretesto della sua morte violenta, ed egli morì in una sommossa, con il carattere sublime d'una vittima immolata per il suo popolo. L'offerta che fece al neonato Re fu l'offerta del sangue; cambiò la corona peritura con l'altra di cui la Chiesa orna la fronte dei suoi martiri, e che non si logora mai. Gli annali della Danimarca nell'undicesimo secolo sono poco familiari alla maggior parte degli altri uomini; ma l'onore che ha quella regione di possedere un Re martire è noto in tutta la Chiesa, e la Chiesa occupa il mondo intero. Questa potenza della Sposa di Gesù Cristo per onorare il nome e i meriti dei servi e degli amici di Dio è uno dei più bei spettacoli che sia dato di vedere sotto il cielo, poiché i nomi che essa proclama diventano immortali presso gli uomini, che siano stati portati dal re o che siano serviti a distinguere gli ultimi dei suoi figli.

Il Sole di giustizia s'era già levato sulla tua regione, o santo Re, e tutta la tua beatitudine consisteva nel vedere i suoi raggi illuminare il tuo popolo. Come i Magi dell'Oriente, amavi deporre la tua corona ai piedi dell'Emmanuele; e un giorno hai offerto perfino la vita per il servizio suo e della sua Chiesa. Ma il tuo popolo non era degno di te; sparse il tuo sangue come l'ingrato Israele spargerà il sangue del Giusto che ci è nato e del quale onoriamo in questi giorni l'amabile infanzia. La morte violenta che hai risolto a profitto del tuo popolo, offrendola per i suoi peccati, offrila ancora per il regno che hai onorato. Da lungo tempo la Danimarca ha dimenticato la vera fede. Prega affinché la ritrovi presto. Ottieni per i principi che governano gli Stati cristiani la fedeltà ai loro doveri, lo zelo della giustizia, e il rispetto della libertà della Chiesa. Chiedi anche per noi al divino Bambino la dedizione della quale tu eri animato per la sua gloria; e se non abbiamo, come te, una corona da deporre ai suoi piedi, aiutaci a sottomettergli i nostri cuori.

 


[1] Fu immolato nella chiesa di S. Ambano a Odensea, il 10 luglio 1086.

 

da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 350-351

 

 

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