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Comunicato della Foederatio Internationalis Una Voce
sulla rinuncia di papa Benedetto XVI

 

I membri della Federazione Internazionale Una Voce hanno appreso con tristezza la notizia che papa Benedetto XVI lascerà la Cattedra di san Pietro l'ultimo giorno di febbraio 2013.

Il nostro presidente fondatore, il dottor Eric de Saventhem, e il suo successore Michael Davies sono stati sempre ben accolti a Roma dal card. Ratzinger il quale ha molto appoggiato gli scopi della Federazione, la promozione della liturgia tradizionale e il ritorno della messa tradizionale sugli altari.

La promulgazione del Motu proprio Summorum Pontificum nel luglio 2007, dopo poco più di due anni del suo pontificato, fu l'atto di un Papa che dimostrava coraggio di fronte a una grande opposizione. Nell'introduzione al Motu proprio papa Benedetto affermava:

"Da tempo immemorabile, come anche per l'avvenire, è necessario mantenere il principio secondo il quale 'ogni Chiesa particolare deve concordare con la Chiesa universale, non solo quanto alla dottrina della fede e ai segni sacramentali, ma anche quanto agli usi universalmente accettati dalla ininterrotta tradizione apostolica, che devono essere osservati non solo per evitare errori, ma anche per trasmettere l'integrità della fede, perché la legge della preghiera della Chiesa corrisponde alla sua legge di fede'.

Tra i Pontefici che ebbero tale doverosa cura eccelle il nome di san Gregorio Magno, il quale si adoperò perché ai nuovi popoli dell'Europa si trasmettesse sia la fede cattolica che i tesori del culto e della cultura accumulati dai Romani nei secoli precedenti. ... Consta infatti che la liturgia latina della Chiesa nelle varie sue forme, in ogni secolo dell'età cristiana, ha spronato nella vita spirituale numerosi Santi e ha rafforzato tanti popoli nella virtù di religione e ha fecondato la loro pietà".

Il coraggio immenso di papa Benedetto XVI nel dichiarare pubblicamente ciò che molti sapevano, ma erano riluttanti o timorosi di esprimere, - che il Messale Romano promulgato dal beato papa Giovanni XXIII nel 1962 non è mai stato abrogato, e che questa forma di messa può essere permessa - ha portato e continuerà a portare abbondanti grazie alla Santa Madre Chiesa e alle generazioni future. Con la ricchezza di insegnamento che ci ha lasciato in eredità, questo chiarimento sullo stato della liturgia tradizionale nella Chiesa, apportato da papa Benedetto, è stato un contributo veramente storico al Magistero ecclesiastico nel riaffermare il legame delle generazioni passate con quelle del futuro nel culto divino. L'usus antiquior di ieri è ora quello di oggi, e sarà quello di domani. La seconda fioritura dell'usus antiquior porterà realmente la gioia ai nostri giovani. La sua miracolosa diffusione e il suo incremento, di cui Benedetto XVI è stato lo strumento provvidenziale, appare manifesto dal crescente numero di giovani che prendono contatto con la Federazione Una Voce.

Per tutto ciò la Federazione Internazionale Una Voce rende grazie a Dio Onnipotente del pontificato di Benedetto XVI. A papa Benedetto esprimiamo la nostra filiale gratitudine, a Lui offriamo, e vogliamo continuare a offrire le nostre preghiere e la nostra gratitudine.

Leo Darroch, Presidente

22 Febbraio 2013. Festa della Cattedra di san Pietro.

 

Cfr. fiuv.org - The Resignation of Pope Benedict XVI

 

 

 

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Inserito il 25 febbraio 2013

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