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Lettera a Telepordenone sugli ortodossi alla Santissima

"In chiesa mangiano e bevono allegramente"

 

Il 17 marzo 2003 a Telepordenone Gigi Di Meo ha letto in diretta il testo della lettera di un ascoltatore che denuncia in modo accorato comportamenti "indegni e sacrileghi per un luogo santo" a cui ha assistito nella chiesa della Santissima a Pordenone la domenica mattina. Quanto denunciato pare ripetersi abitualmente al termine delle celebrazioni da parte degli ortodossi rumeni, ai quali il Vescovo di Concordia-Pordenone ha dato in uso la chiesa della Santissima tutte le domeniche. La rivelazione ha suscitato scandalo e vivaci commenti in città. Ulteriore motivo di preocupazione e sconcerto è che alla Santissima vi è il monumento per i caduti. Riportiamo qui sotto il testo della lettera.

 

Siamo cittadini pordenonesi, figli di genitori pordenonesi e cresciuti in questa città. Una domenica mattina, passando davanti alla chiesa della Santissima Trinità, abbiamo visto la porta della chiesa aperta, siamo entrati e con grande stupore abbiamo osservato che stava terminando una funzione celebrata da una specie di sacerdote non cristiano cattolico. Abbiamo aspettato per poter capire cosa accadeva e con nostro grande dolore abbiamo assistito a una cosa indegna e sacrilega per un luogo santo. Beatamente tutti mangiavano e bevevano allegramente. Allora abbiamo deciso di tornare la domenica successiva e purtroppo si è ripetuto tutto. Allegria, si mangia e si beve. È questo il rispetto per la chiesa dedicata alla Santissima Trinità e dopo la guerra anche ai nostri padri, figli, nipoti, zii morti per la nostra patria e per tutti noi. È così che si rispetta la chiesa e la religione cattolica? Chi scrive non ha avuto la grazia di conoscere nostro padre, sposato in chiesa, membro dell’Azione Cattolica, prima di partire a causa della guerra non ha potuto assistere alla nascita dei figli che ora devono assistere a questa profanazione. Se devono fare la loro preghiera, vadano altrove, a loro basta una stanza. Si rispetti la chiesa cristiana cattolica, i morti deceduti per tutti noi. Probabilmente costoro daranno al parroco dei soldi per questa ospitalità, ma quel denaro grida vendetta al cospetto di Dio.

Lettera firmata

 

 

 

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Inserito il 25 marzo 2004

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