Messe latine antiche nelle Venezie
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"Sacramentum caritatis", il Santo Padre parla del messale san Pio V

 

Guardando alla storia bimillenaria della Chiesa di Dio, guidata dalla sapiente azione dello Spirito Santo, ammiriamo, pieni di gratitudine, lo sviluppo, ordinato nel tempo, delle forme rituali in cui facciamo memoria dell'evento della nostra salvezza. Dalle molteplici forme dei primi secoli, che ancora splendono nei riti delle antiche Chiese di Oriente, fino alla diffusione del rito romano; dalle chiare indicazioni del Concilio di Trento e del Messale di san Pio V fino al rinnovamento liturgico voluto dal Concilio Vaticano II: in ogni tappa della storia della Chiesa la Celebrazione eucaristica, quale fonte e culmine della sua vita e missione, risplende nel rito liturgico in tutta la sua multiforme ricchezza 

Benedetto XVI, Esortazione apostolica postsinodale Sacramentum caritatis del 22 febbraio 2007, n. 3.

 

Questo passaggio della esortazione apostostolica, uscita il 13 marzo, che menziona il "Messale di san Pio V", è stato così commentato da S. Magister: "Messale di san Pio V. Benedetto XVI lo cita nel paragrafo 3, ricordando con ammirazione e gratitudine "lo sviluppo, ordinato nel tempo, delle forme rituali" con cui si è celebrata e si celebra la messa, fino alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II con le sue "ricchezze ancora non pienamente esplorate". E osserva: "Si tratta in concreto di leggere i cambiamenti voluti dal Concilio all'interno dell'unità che caratterizza lo sviluppo storico del rito stesso, senza introdurre artificiose rotture".

Si sa che il rifiuto delle "artificiose rotture" - secondo quanto detto dal papa nel discorso, citato in nota, alla curia romana del 22 dicembre 2005, sulla corretta interpretazione del Concilio [(nt. 6) Mi riferisco qui alla necessità di una ermeneutica della continuità anche in riferimento ad una corretta lettura dello sviluppo liturgico dopo il Concilio Vaticano II: cfr Benedetto XVI, Discorso alla Curia Romana (22 dicembre 2005): AAS 98 (2006), 44-45.] - è uno dei motivi che per Joseph Ratzinger giustificano la permanenza in uso del rito tridentino” (Sandro Magister, "Sacramentum caritatis": alla domenica tutti alla messa, www.chiesa..it)

 

 

 

 

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Inserito il 15 marzo 2007

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