Messe latine antiche nelle Venezie
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"La presenza dell'antica liturgia non turba né rompe l'unità delle diocesi, ma è invece un dono destinato a rafforzare il Corpo di Cristo, del quale siamo tutti i servitori" (Joseph Ratzinger, 24 ottobre 1998)

 

La risposta di mons. Nosiglia ai 673 cristiani che gli hanno chiesto l'antico rito

NO ALLA MESSA

 

Nelle oltre 300 parole usate dal Presule per respingere quello che egli stesso ammette essere un "legittimo desiderio" - in realtà la richiesta di una cosa lecita, lodevole e persino santa -  non è dato rilevare un solo argomento valido. Si vedano le considerazioni svolte dalla Delegazione di Una Voce-Vicenza nel Comunicato del 30 marzo 2005.

 

 

Cesare Nosiglia
Arcivescovo
Vescovo di Vicenza

 

Vicenza, 1° marzo 2005

Egregio signor Bisson,

rispondo alla sua richiesta formulata a nome di un gruppo di persone firmatarie di una petizione, a me indirizzata, nella quale si chiede la possibilità di iniziare, anche nella diocesi di Vicenza, la celebrazione della Santa Messa secondo il Messale del 1962.

Dopo aver consultato gli organismi diocesani competenti, primo fra tutti il Consiglio presbiterale, debbo comunicarLe che non ritengo opportuno aderire alla richiesta. Motivi gravi sotto il profilo pastorale ed ecclesiale mi portano a questa conclusione.

La riforma liturgica, voluta dal Concilio Vaticano II, ha dato sta dando in Diocesi frutti positivi per il bene delle comunità e dei fedeli. I sacerdoti sono impegnati a promuovere una spiritualità liturgica sempre più profonda ed intensa, a partire dalle disposizioni della costituzione Sacrosantum concilium e dei successivi documenti della Santa Sede e della Conferenza episcopale italiana.

Il legittimo desiderio di un gruppo di fedeli non deve andare a discapito della comunione di tutta la Chiesa locale, che cammina su vie di unità, in questo campo, ricche di prospettive positive per la crescita spirituale ed ecclesiale del popolo di Dio. La comunione liturgica è uno dei segni più forti e fecondi per promuovere unità nella Chiesa, un bene prezioso che tutti dobbiamo difendere e sostenere, anche se qualche volta costa sacrificio e rinuncia alle opinioni o aspirazioni personali o di gruppo.

Chiedo, pertanto, a Lei e ai Fedeli che hanno firmato la petizione di usufruire della ricchezza liturgica che assieme agli altri fedeli è possibile ottenere e vivere nelle rispettive parrocchie di appartenenza. Inoltre, ricordo, per chi lo volesse, la possibilità di partecipare alla S. Messa in lingua latina, secondo la riforma liturgica conciliare, ogni domenica alle ore 10.00 nella chiesa di S. Vincenzo in Piazza dei Signori a Vicenza.

Sicuro della spirito di comunione ed obbedienza che anima la vita cristiana Sua e di ogni membro del gruppo, su Voi tutti invoco la benedizione del Signore propiziatrice di celesti grazie.

+ Cesare Nosiglia, arcivescovo
vescovo di Vicenza

 

 

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Inserito il 13 maggio 2005

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