Messe latine antiche nelle Venezie
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NO ALLE MESSE REGOLARI

Decisione della Conferenza dei Decani della diocesi di Bolzano-Bressanone sulla Fraternità San Pietro

 

Sul "Folium Diœcesanum Bauzanense-Brixiense" 41, Januarius 2005 Nr. 1, pp. 32-33 e 66, che è la rivista diocesana ufficiale della diocesi di Bolzano-Bressanone, nel verbale della Conferenza dei Decani, seduta del 9 novembre 2004 (Dekanenkonferenz, Protokoll der Sitzung vom 9. November 2004) è stata pubblicata una decisione relativa alla celebrazione della messa latina antica in quella diocesi da parte di sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pietro:

 

Gottesdienste der Priesterbruderschaft St. Petrus, Wigratzbad

Witgratzbad befindet sich in der Diözese Augsburg und beherbergt eine päpstlich anerkannte Klerikergemeinschaft, die die Messe in lateinischer Sprache nach dem tridentinischen Ritus feiern darf. Die Diözesanleitung stimmt der regelmäßigen Zelebration solcher Gottesdienste nicht zu, auch um Polarisierungen zu vermeiden. In jeder Pfarrei ist der Pfarrer kirchenrechtlich für die Zelebration der Eucharistiefeiern zuständig und er kann der Feier der Gottesdienste nur zustimmen, wenn Priester ein Zelebret vorweisen können. In der Diözese Bozen-Brixen werden Studenten aus Witgratzbad nicht inkardiniert.

 

Celebrazione della fraternità sacerdotale S. Pietro Wigratzbad

Wigratzbad si trova nella diocesi di Augsburg e qui è presente una comunità clericale, riconosciuta a livello pontificio, la quale può celebrare la S. Messa in lingua latina secondo il rito tridentino. L'ordinario diocesano non dà il permesso per il regolare celebrazione di tali funzioni liturgiche, anche per evitare polarizzazioni. In ogni parrocchia il parroco è competente canonicamente per la celebrazione eucaristica e può acconsentire alla celebrazione della S. Messa, se il sacerdote celebrante può presentare il "celebret". Nella diocesi dì Bolzano-Bressanone non vengono incardinati studenti di Wigratzbad.

 

Leggendo questa decisione ci si trova davanti a un atteggiamento contraddittorio. Da un lato la Fraternità è riconosciuta, può celebrare la messa antica, dall'altro si escludono a priori le celebrazioni regolari e persino le incardinazioni. Sembra un atteggiamento persecutorio.

D'altra parte sembra che si confermi che i parroci possono, senza ulteriori permessi, far celebrare nelle loro chiese chi presenti un valido celebret: si deve intendere anche il celebret per la messa antica, che hanno i sacerdoti della San Pietro, ma anche altri. In definitiva un dato positivo, chi ha questo celebret può celebrare la messa antica semplicemente rivolgendosi al parroco. Sarebbe già un passo avanti.

Ma l'esclusione delle messe regolari (sottinteso?) festive è contro lo spirito e la lettera delle disposizioni della Santa Sede in vigore. Come spiega il vescovo di Bolzano-Bressanone che in molte diocesi, anche a Roma che è la diocesi del Papa, ci sono celebrazioni regolari? Vuol dire che quei vescovi, compreso quello di Roma, sbagliano, oppure che possono fare quello che vogliono ma a casa loro, perché ogni vescovo è papa nella sua diocesi? A proposito, che cosa vuol dire polarizzazioni?

Ci può essere risposta a queste domande?

Fabio Marino

 

 

 

LINK UTILI

La messa antica a Bolzano

 

 

 

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Inserito il 15 giugno 2005

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