Messe latine antiche nelle
Venezie
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Scandalo a Belluno
Mons. Andrich, c'è differenza tra dire di fare celebrare la messa tridentina per obbedire al Papa, ma poi non dare le condizioni minime perché possa essere celebrata realmente (la chiesa, il prete, ecc.), e rifiutarla? Il rifiuto manifesta quanto meno una coerenza nel disobbedire al Papa, che nell'altro caso sembra mancare, ma non manca comunque la disobbedienza.
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Il Coordinamento di Una voce delle Venezie lamenta la situazione critica vissuta in provincia dai cattolici che prediligono la funzione religiosa in lingua latina
Messa tridentina, l'unica chiesa
chiude per lavoriIl problema riguarda l’oratorio di Villa di Sedico. I fedeli denunciano "umiliazioni" e scrivono al vescovo Andrich
(gis) La messa è finita. Ma i fedeli non vogliono andarsene in pace. Anzi: gridano allo scandalo e hanno preso carta e penna per protestare.
La messa è quella antica di San Pio V, quella tridentina, che dopo il 'motu proprio' di papa Ratzinger, è stata liberalizzata e che il vescovo di Belluno-Feltre, monsignor Giuseppe Andrich, ha concesso fosse celebrata anche in diocesi.
"Ma nell'unica chiesa, anzi nell'oratorio di Villa di Sedico dove dal luglio scorso il parroco don Cesare Larese l'ha celebrata sino a domenica scorsa dicono il veronese Nicola Cavedini e il bellunese Mirco Rubini del Coordinamento di 'Una Voce delle Venezie' - fra poco inizieranno dei lavori, per cui lì non sarà più possibile. Lo stesso sacerdote poi è troppo impegnato e non ha disponibilità di tempo".
Per questo l'associazione per la salvaguardia della liturgia latino-gregoriana, ha scritto al vescovo Andrich, e per conoscenza anche al papa e al cardinale Darìo Castrillòn Hoyos, presidente della Pontificia commissione Ecclesia Dei. Scrivono "per chiedere un colloquio chiarificatore e improntato a spirito di collaborazione qual è finora mancato tra lei e una rappresentanza dei fedeli tridentini di Belluno".
Non manca una notazione polemica: "Possibile che su 216 presbiteri della diocesi non se ne trovi uno per celebrare la messa dei nostri padri? Se ne sono però trovati subito 15 pronti a partire per un pellegrinaggio di due settimane per la Grecia".
Infine l'associazione denuncia "umiliazioni da parte dei fedeli che hanno sopportato mesi di dinieghi con le tipiche argomentazioni moderniste: il latino nessuno lo capisce, non c'è un gruppo stabile di fedeli, neppure di fronte a 60 firmatari; pressioni su alcuni di loro affinché revocassero la sottoscrizione, esami di lingua...".
da "Il Gazzettino" Ed. Belluno, 3 ottobre 2008
www.ilgazzettino.it
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Inserito il 4 ottobre 2008
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