Messe latine antiche nelle Venezie
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I primi in Italia a chiedere la parrocchia personale

Il quotidiano Corriere di Verona del 21 ottobre 2009, qui riprodotto, dà notizia della richiesta di Una Voce Verona al vescovo mons. Zenti di una chiesa in città dedicata esclusivamente al rito tridentino, ovvero alla forma straordinaria del rito romano secondo il Motu proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI. Non a caso il Corriere commenta il servizio con una foto non della rettoria di S. Toscana a Verona, ma della chiesa di S. Simon Piccolo a Venezia, che da trent'anni è appunto esclusivamente dedicata al rito tridentino, e da ultimo con l'assegnazione di un cappellano che celebra soltanto quel rito per volere del patriarca card. Scola.

Ricordiamo che i cattolici veronesi sono stati i primi in Italia, quasi dieci anni orsono, a chiedere al loro vescovo la parrocchia personale di rito antico, come quella che il Santo Padre ha istituito a Roma alla chiesa della Trinità dei Pellegrini.

Una Voce Venetia

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VERONA

I tradizionalisti: "Una chiesa
per il rito tridentino"

Il caso L'associazione "Una voce Verona" reclama spazi. Miglioranzi (Lista Tosi): il Comune mediatore

 

VERONA - Una chiesa dedicata esclusivamente alla celebrazione della messa secondo il rito tridentino in latino. E quanto chiedono da mesi i tradizionalisti cattolici dell'associazione Una voce Verona, "costretti" a condividere la chiesa di Santa Toscana con la chiesa moderna.

"A Verona si concedono in esclusiva chiese agli eretici e agli acattolici, come il caso di san Pietro Martire con i Luterani - spiegano i tradizionalisti -. Noi abbiamo chiesto alla curia che ci offra la possibilità di una chiesa del centro per celebrare il nostro rito in santa pace". Perché la celebrazione della domenica mattina alle 11 e quelle dei giorni feriali, secondo i tradizionalisti, "sono costantemente disturbate dal rettore di Santa Toscana, don Armando Penna, che sembra trarre soddisfazione dall'ostacolare il nostro culto".

Una comunità di circa duemila anime, quella tradizionalista veronese, che ha già scritto diverse volte al vescovo per chiedere una soluzione concreta. "Ma da monsignor Zenti non abbiamo mai ricevuto risposte e siamo stanchi di questa coabitazione a Santa Toscana che genera continue frizioni", ha protestato il presidente di Una voce Verona, Maurilio Cavedini. Anche l'amministrazione comunale si è mossa per cercare una soluzione. "Ci sono stati incontri tra il vicario generale e alcuni rappresentati dei tradizionalisti - ha detto il consigliere comunale Andrea Miglioranzi, capogruppo della Lista Tosi -. Ho partecipato anche io, come organo super partes, perché il volere dell'amministrazione è quello di evitare qualsiasi tipo di frizione all'interno della comunità cattolica veronese". Ma la strada della conciliazione sembra ormai difficile da percorrere. "Abbiamo intenzione di essere presenti a tutti i prossimi incontri pubblici del nostro vescovo per volantinare e ricordargli la nostra situazione", hanno promesso i tradizionalisti.

E.P.

 

da "Corriere di Verona", 21 ottobre 2009

 

 

LINK UTILI

La messa latina antica a Verona

 

 

 

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Inserito il 22 ottobre 2009

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