Messe latine antiche nelle Venezie
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Il documento

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Padre Santucci fa lo sciopero
della fame per salvare la spiritualità
dei Servi di Bologna

 

OGGI 22 DICEMBRE ho iniziato lo sciopero della fame per denunciare il comportamento antiecclesiale del Priore della Chiesa dei Servi di Bologna, Chiesa di cui si ritiene il padrone indiscusso.

La decisione l’ho presa durante un capitolo conventuale di cui solo all’ultimo momento ho saputo di che si trattava e ciò in barba alle nostra "sante" Costituzioni. Lui vuole fare il DUCE, gli mancano solo gli stivaloni e la divisa; veste secondo i dettami delle nostre "sante" Costituzioni: maglione, blu-jeans anche in riti paraliturgici. Questo signore era già stato diffidato dal restare a Bologna e a Ronzano per "cosette" di cui io non sapevo proprio niente e di cui si parla in tutti i conventi e ora anche fra la gente.

L’estrema saggezza del Capitolo Provinciale l’ha portato fino alle stelle: Priore di Bologna, economo provinciale, rappresentante legale, consigliere provinciale, direttore amministrativo di Misano Adriatico etc etc...

Quando fu ospitato a Bologna la sua prepotenza ed il nessun rispetto verso di noi che l’ospitammo fu la creazione di un "baracchino" per celebrarvi la Messa versus populum: un altarino dove già la gente toccava il naso di quello del priore.

Niente da fare: tenne duro finché non fu comandato di lasciare immediatamente Bologna e andò a Montesenario. POI, poi non so altro.

ROSARIO DI PADRE BRUNO ZANIRATO

Arriva a Bologna, peraltro ben accolto, anche perchè ipocritamente ci fecero credere che il Provinciale avesse interpellato la Comunità: tutte bugie. Dopo questo incardinamento fasullo inizia l’"attività" del priore: eccone i capisaldi.

1) Senza interpellare nessuno – secondo il suo costume. Introduce un Coro stonatissimo alla Messa domenicale delle 19. Proteste vane , finché dall’alto e dalla gente non costrinsero il Nostro a cessare quella baldoria.

2) Il priore, che crede di avere più carismi del Papa e della Chiesa, celebra la Messa a modo suo: mai si inginocchia, spezza l’Ostia all’Anamnesi e poi inventa a modo suo preghiere e preghiere per la nonna, la zia, i bisnonni ecc. Contrariamente alle norme liturgiche dà il bacio della pace a otto-dieci metri dall’altare e poi prediche su prediche per spiegare, ma che cosa? Intanto CAMBIA LE PAROLE DELLA PREGHIERA EUCARISTICA.

3) L’offesa più sfrontata è stata fatta - in dispregio del Motu Proprio del nostro Papa - ai fedeli che partecipavano alla Messa tridentina. La sua firma è al n. 408 della "LETTERA APERTA AL PAPA BENEDETTO XVI CONTRO IL RIPRISTINO DELLA MESSA IN LATINO DEL 1570 E IN DIFESA DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II".

4) Usa fare celebrazioni paraliturgiche in chiesa sempre vestito alla moda più recente. Ci ha imposto (giustamente!) di celebrare il Mese di Maggio che noi per esperienza abbiamo bocciato - per motivi particolari bolognesi in quel mese non c’è niente da fare. Ma si fece: non venne nessuno, ma il Priore si fece vedere l’ultimo giorno.

5) Idem triduo per S. Lucia – non voluto dalla Comunità; fallimento totale. Nemmeno una (dicesi "una") persona.

6) Ha scontentato una quantità di gente: la cuoca, la sagrestana, un noto benefattore, parte del comitato "Mercatino - Pesca S. Lucia"; otre altri fedeli infastiditi per il modo con cui "strapazza" la Messa.

7) Può un priore pilotare una chiesa come quella dei Servi, dal momento che non è mai in casa?Per celebrare un Matrimonio (come per l’Immacolata) sta fuori tutta la giornata?

8) Ai primi freddi abbiamo chiesto il riscaldamento: NO ! lui doveva partire e star via cinque giorni, così fummo costretti a chiamare un tecnico. Mi dicono che a Misano c’è stato di peggio: sciopero di studenti e professori sempre per il mancato riscaldamento.

9) Licenzia al martedì la cuoca per risparmiare; Bene! Non sarebbe ora di risparmiare sulla benzina e sui viaggi "intercontinentali"? sia pure per turismo apostolico? Poi – senza dir parola a noi ancora la cuoca: mezz’ora in meno ogni giorno.

Si è permesso in mia assenza di asportare il mio archivio personale in cui avevo raccolto documenti dal 1948 in poi.

Ma qui mi fermo per pudore e anche per non tediare chi legge.

Confesso che tutto quanto scritto è la pura verità.

Padre Pellegrino Santucci

 

 

 

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Inserito il 29 dicembre 2007

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