Messe latine antiche nelle Venezie
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S. TOSCANA A VERONA, NOMINATO IL NUOVO RETTORE

Don Bruno Ferrante
celebra la messa antica

Continua il permesso della messa in rito romano antico.
Le celebrazioni domenicali non si sono mai interrotte

 

Sono rimasti edificati i presenti alla prima messa latina antica celebrata il 6 marzo 2005 nella chiesa di S. Toscana a Verona da don Bruno Ferrante che il Vescovo ha nominato nuovo rettore e successore di mons. Carlo Fiorini, scomparso lo scorso dicembre (cfr. "Verona Fedele", 20 febbraio 2005).

Come ha dichiarato il presidente di UnaVoce-Verona in un comunicato, "il nuovo Rettore, con l'assistenza di ministri e incaricati dell'associazione, ha celebrato in S. Toscana la sua prima santa messa in lingua latina e in rito romano antico con profondo amore per le solenni forme dell'antica liturgia quaresimale e in un clima di commossa partecipazione da parte di tutti gli astanti".

Don Ferrante č nato a Villafranca di Verona nel 1949, ordinato sacerdote nel 1974 č stato vicario parrocchiale a San Giovanni Lupatoto, a Tomba Extra, poi parroco di Cerea e incaricato del Centro di Pastorale Universitaria. Č attualmente direttore spirituale del Seminario vescovile di S. Massimo, incarico che mantiene tuttora insieme con la rettoria di S. Toscana.

In ogni caso pende ancora la richiesta di Una Voce-Verona dell'istituzione di una parrocchia personale o almeno di una cappellania con centro di messa di rito romano antico, per l'amministrazione di tutti i sacramenti e sacramentali secondo i libri liturgici antichi, e della nomina di un assistente spirituale di formazione tradizionale che si occupi del gruppo di fedeli tradizionalisti veronesi, che conta numerose famiglie.

Questi fatti dimostrano chiaramente la assoluta non corrispondenza con la realtą di voci diffuse da tempo in certi ambienti, secondo le quali il Vescovo di Verona avrebbe tolto o revocato il permesso della messa latina antica a S. Toscana. La realtą č che il permesso dato nel 1994 dal card. Nicora, esteso due anni fa a tutte le domeniche e feste di precetto, con l'ulteriore consenso per altre messe occasionali e per il Triduo pasquale, resta confermato anche per il futuro. Il periodo transitorio dovuto alla malattia e alla scomparsa del precedente rettore, fino alla nomina del successore, ha visto la continuitą della celebrazione della messa antica in S. Toscana: la messa domenicale da ottobre in poi non č mai venuta meno, ma č stata assicurata da sostituti stabiliti dallo stesso mons. Fiorini. L'ingresso del nuovo rettore conferma e ribadisce la situazione precedente, mentre i cristiani restano in attesa di vedere accolte anche le loro ulteriori giuste esigenze spirituali.

 

 

   
         
   

 

 

 

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Inserito il 17 marzo 2005

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