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I cattolici pisani che avevano chiesto all'arcivescovo mons. Plotti l'applicazione dell'indulto, ricevendone un indebito rifiuto fondato su motivazioni improponibili (cfr. Chiese autocefale e Mons. Plotti, il Papa è un optional?) hanno inviato al quotidiano "Il Tirreno" la rettifica di gravi inesattezze contenute nell'articolo pubblicato il 24 aprile 2003, ove questi cattolici venivano del tutto indebitamente definiti come "scismatici". La rettifica è stata pubblicata in data 14 maggio:

 

RELIGIONI

Chi sono i cattolici fedeli alla tradizione

 

PISA. Il comitato pisano dei cattolici fedeli alla Tradizione, riscontrando una diffusione tra i media di numerose inesattezze riguardo agli scopi ed obiettivi prefissi (in particolare l'articolo Niente Messa Tridentina, "II Tirreno" 24 aprile), desidera chiarire la propria posizione specificando quanto di seguito: il comitato è composto da cattolici pisani che hanno trovato sostegno in varie associazioni e istituzioni religiose a carattere laicale, tra le quali "Inter Multiplices Una Vox" , l' "Ordine della Milizia del Tempio" e "Una voce".

Scopo del comitato è ottenere l'applicazione dell'indulto per la celebrazione della S. Messa col rito di San Pio V, secondo le disposizioni emanate da sua santità Giovanni Paolo II.

Esso ha trovato il consenso di numerosi fedeli della Diocesi di Pisa e non soltanto di "studenti fuori sede", come testimoniano le firme raccolte ed inviate tempo addietro a monsignor Arcivescovo.

Riguardo alla Milizia del Tempio, essa è un ordine laicale religioso, riconosciuto dalla Chiesa e dallo Stato. Il Gran Maestro è definito tale in quanto eletto regolarmente secondo gli statuti dell'ordine.

Noi non siamo "scismatici" né il rito Tridentino è "appannaggio degli scismatici". Esso è attualmente praticato da moltissimi sacerdoti aderenti a Fraternità o società di vita apostolica riconosciute dalla Santa Sede attraverso il Motu proprio di Giovanni Paolo II Ecclesia Dei adflicta (1988).

È stato detto che la nostra richiesta ha un sapore nostalgico ciò non risponde a verità. La nostalgia si prova quando una esperienza vissuta non è più tale, la maggioranza dei componenti del comitato (molti i giovani) non era ancora nata prima della riforma liturgica. La S. Messa tridentina, conosciuta e vissuta presso i centri dove essa viene ancora celebrata, diviene quindi una precisa scelta teologica e spirituale.

A nostro avviso, la S. Messa che sarà celebrata il 24 maggio a Roma nella Basilica Patriarcale di S. Maria Maggiore dal card. Castrillon Hoyos è di particolare importanza, in quanto rappresenta un chiaro invito ai vescovi di tutto il mondo, affinché essi accolgano benevolmente le richieste presentate dai fedeli legati all'antico rito.

Questa celebrazione, inoltre, è una conferma della bontà e del successo della conferenza svoltasi a Pisa in data 1 marzo 2003 sul tema L'attualità teologica della Messa Tridentina e la riscoperta della Tradizione gregoriana, suggellata dalle parole espresse dallo stesso card. Castrillon Hoyos, che, in una lettera al Conte Cristofani della Magione, l'ha definita come "lodevole iniziativa".

Il Comitato pisano, riconfermando la propria richiesta in favore della S. Messa di San Pio V, ribadisce la fedeltà a S. Eccellenza mons. Alessandro Plotti, Arcivescovo di Pisa e Primate di Corsica e Sardegna.

Comitato pisano dei Cattolici fedeli alla Tradizione

 

da "Il Tirreno", 14 maggio 2003

 

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Inserito il 15 maggio 2003

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