Messe latine antiche nelle Venezie
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Vicenza, l'arcivescovo Nosiglia
festeggia il Motu proprio
negando la messa

 

Con una lettera del 25 giugno 2009 qui sotto riprodotta, l'arcivescovo-vescovo di Vicenza mons. Cesare Nosiglia ha negato la celebrazione della messa tridentina, nella forma straordinaria, che i fedeli avevano chiesto al parroco di Montecchia di Crosara (provincia di Verona ma diocesi di Vicenza) mons. Franco Coffetti in conformitą con quanto stabilito dal Motu proprio Summorum Pontificum, emanato da papa Benedetto XVI esattamente due anni orsono. Il fatto che due domeniche al mese (variabili con calendario comunicato in chiesa di mese in mese, e sospensione in agosto) a Vicenza nella chiesa di S. Rocco vi sia una "celebrazione domenicale" "secondo il rito straordinario" non č valido motivo, in base al Motu proprio, per proibire una unica messa tridentina richiesta a Montecchia (circa 40 Km da Vicenza), con l'autoritarismo di scavalcare la competenza del parroco.  Inoltre i fedeli richiedenti la messa tridentina in diocesi gią da tempo avevano fatto presente che le messe celebrate a S. Rocco presentano commistioni tra vecchio e nuovo rito e abusi talmente gravi da non potersi considerare messe nella forma straordinaria. Nella dichiarazione di deplorazione per quanto avviene a Vicenza del 14 febbraio 2009, l'associazione Una Voce Italia ha denunciato "il rischio di apparenti applicazioni del Motu proprio perseguito mediante la celebrazione di messe con commistione di riti, tali da far indurre la contraria volontą di non celebrare la messa antica, e quindi di non applicare la legge vigente", in quanto "in tal modo non č stato consentito ai fedeli di partecipare alla messa romana  nella forma straordinaria". La situazione di S. Rocco non č cambiata, č l'arcivescovo Nosiglia evidentemente che vuole che la messa che chiama "secondo il rito straordinario" mantenga caratteri della forma ordinaria, e quindi non sia veramente quello che dice essere: il comunicato di Una Voce resta quindi ancor oggi pienamente valido e attuale. Non si vede, quindi, come possa essere opportuno "invitare Lei e gli altri fedeli a partecipare a questa celebrazione" che non č quello che essi hanno chiesto. La lettera  č arrivata proprio quando da altre parti si festeggiano i frutti del Motu proprio nel suo secondo anniversario e per questo si formulano ringraziamenti al Santo Padre. Ma a Vicenza chi si ringrazia?

 

 

Cesare Nosiglia
     Arcivescovo
Vescovo di Vicenza

 

Prot. Gen.: 239/2009

Vicenza. 25 giugno 2009

 

Egregio Signore.

ho ricevuto la lettera con cui, a nome di un gruppo - non meglio identificato - di fedeli della VaI d'Alpone. Lei chiede la concessione di celebrare una S. Messa nella Chiesa di San Salvatore nella Parrocchia di Montecchia di Crosara.

Come Lei ben sa, in seguito ad analoga richiesta presentata un anno fa, ho deciso di promuovere una celebrazione domenicale dell'Eucaristia secondo il rito "straordinario" nella Chiesa di San Rocco in Vicenza: ritengo pertanto opportuno invitare Lei e gli altri fedeli a partecipare a questa celebrazione, in modo da arricchirla con la vostra presenza e la vostra partecipazione.

Con l'occasione porgo cordiali saluti.

 

Egr. Sig.
LORENZO MAGNABOSCO
Via Prandi, 16
37030 RONCA'  VR

 

 

 

 

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Inserito il 7 luglio 2009

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