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Messe latine antiche nelle Venezie
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Dalle Sacre cerimonie del Card. Giuseppe Morozzo

La purificazione dei fedeli
che ricevono la Comunione*

 

DELLE CERIMONIE

A PRATICARSI NEL SERVIRE ALLA MESSA PRIVATA

DELLA CONSACRAZIONE SINO AL FINE DELLA MESSA

...

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16. Se si dovrà distribuire la Comunione, poiché il Sacerdote si sarà posto il Calice alla bocca, e non prima, recita a chiara voce il Confiteor stando inchinato come nel principio della Messa, e rispondendo poscia al Sacerdote secondo il solito: mentre questi scende dall'altare, si alza il Ministro, e fa nello stesso luogo genuflessione doppia sul gradino, prende il campanello, e va a deporlo alla credenza, da cui toglie il bicchiere della purificazione colla destra mano, ponendosi nella sinistra il fazzoletto, che vuol essere a ciò unicamente destinato; e stando due o tre passi in distanza dal Sacerdote quella porge alle persone che sonosi comunicate. Vada girando il vaso affinché per la stessa parte non si offra a coloro, che hanno ancora da bervi, siccome pure in ciascuna volta stringendone l'orlo col pollice e indice della sinistra mano, lo mondi col fazzoletto interiormente, ed esteriormente. Nel piegare che farà il vaso, usi di tal moderazione, che non ne abbia a cader goccia sulla tovaglia, o sulle vesti delle persone, che si comunicano; né aspetti per riempierlo, quando è numerosa la Comunione, che sia quasi voto, per non essere ciò decente ed urbano. Finalmente porga lo stesso fazzoletto a chi si è purificato, onde si asterga le labbra dalla parte inferiore, lasciandogli agio sufficiente per servirsene

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senza strapparglielo di mano con poco garbo. Ne' luoghi dove non esiste questa consuetudine di offerire la purificazione, mentre il Sacerdote comunica rimanga il Ministro dalla parte dell'Epistola genuflesso.

 

da: G. MOROZZO, Delle sacre cerimonie. Trattati proposti al ven. Clero della sua Diocesi, Novara, Rasario, 1827, pp.

 

 

* Il card. Morozzo descriveva in questo capo la purificazione dei fedeli che si accostano alla Comunione, secondo la seguente Rubrica, ormai in disuso ai suoi tempi, mantenutasi per consuetudine in certi luoghi: "Minister autem dextera manu tenens vas cum vino et aqua, sinistra vero mappulam, aliquanto post Sacerdotem eis porrigit purificationem, et mappulam ad os abstergendum" (Ritus servandus in celebratione Missæ x 6 i.f.).

 

 

LINK UTILI

Della messa dalla comunione fino alla fine. Dalle annotazioni sul sacrificio della messa del Card. Lambertini

Card. Morozzo, Indicazione ordinata de' difetti principali che soglionsi commettere nella celebrazione della messa

Liturgia

 

 

 

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Inserito il 23 dicembre 2011

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