Messe latine antiche nelle Venezie
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Pianeta plicata e stolone

 

I diaconi e suddiaconi non usano la pianeta che nei giorni in cui, secondo un'antica consuetudine, non devono portare la dalmatica e la tunicella, però, come nota espressamente il Messale, solo nelle Cattedrali ed altre Chiese principali, non nelle piccole dove in tali giorni essi devono fare le funzioni senza la veste esteriore. Essi devono anche per distinguersi dal sacerdote portare la planeta plicata cioè o arrotolare o ripiegare la parte anteriore fin sul petto, o come si fa ora a Roma, raccorciarla in modo che arrivi solo al petto. Il suddiacono la porta così tutto il tempo della Messa, tranne mentre canta l'epistola, ché allora la depone. Il diacono ritiene la planeta plicata fino al vangelo; allora se la toglie, la ripiega su se stessa a forma di striscia, se la mette a mo' di sciarpa e continua così nel suo uffizio fin dopo la comunione, ed allora se la rimette come in principio della Messa. Perché il ripiegare la pianeta moderna a forma di striscia non è cosa commoda, si permette che dal Vangelo in poi si sostituisca con una semplice benda, la quale per la sua somiglianza colla stola, è detta nel Messale stola latior (stolone); ma non è per niente una vera stola e perciò non deve avere la croce come la stola (1). ln Allemagna la planeta plicata non si usa più.

 

da G. Braun, Paramenti sacri. Loro uso storia e simbolismo, trad. it., Torino, 1914, p. 96.

 

 

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Inserito il 21 maggio 2007

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