Intervista al Corriere
Sulla
messa, Massimo Cacciari più intelligente di mons. Plotti
In una intervista
con Massimo Cacciari, dal titolo Cacciari: "Filosofia e
fede? Un confronto necessario", uscita il 16 maggio 2003
sul "Corriere del Veneto" a firma di Giovanna Dal Bon, viene
posta all'ex-sindaco filosofo, tra la altre,
la seguente domanda:
"Il 24 maggio
prossimo, in una Basilica patriarcale di Roma verrà celebrata una
Messa secondo il rito tridentino, è dal 1970 che ciò non accadeva.
Un'apertura del Papa ai lefebvriani più moderati. Secondo alcuni,
con il Concilio Vaticano II e l'approvazione del Novus Ordo
missae non si è voluto custodire l'assoluta bellezza incarnata
incarnata della liturgia gregoriana. Che cosa ne pensa?"
Ecco la risposta:
"Bisognerebbe
che i sacerdoti più intelligenti comprendessero che nella liturgia
cattolica l'elemento estetico non è semplicemente ornamentale. La
Messa è la comunione, è la cena comune, ciò non può essere
assolutamente tradito e distratto da chissà quale spettacolino.
Detto questo si tratterà di manifestare nei termini più
percepibili anche esteticamente ciò che costituisce il
"Sacrificio".
Sarebbe utile
confrontare questa risposta con quanto ha dichiarato tempo fa mons.
Plotti, arcivescovo di Pisa, - un caso esemplare, ma purtroppo non
è il solo - nel rifiutare perentoriamente la messa antica ai
cristiani che gliel'avevano chiesta.
Intelligenti
pauca.
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