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24 DICEMBRE
Consideriamo la purissima Maria, sempre
accompagnata dal suo fedele sposo Giuseppe, che esce da
Gerusalemme e si dirige verso Betlemme. Essi vi giungono
dopo alcune ore di cammino e, per obbedire al volere
celeste, si recano alla sede del censimento secondo l'editto
dell'Imperatore. Sul pubblico registro si nota così il
nome dell'artigiano Giuseppe, falegname a Nazareth di
Galilea; senza dubbio vi si aggiunge anche il nome della
sposa Maria che l'ha accompagnato nel viaggio; forse è
stata qualificata anche come donna incinta al nono mese:
questo è tutto. O Verbo incarnato, agli occhi degli
uomini, tu non sei dunque ancora un uomo? Visiti questa
terra e vi sei sconosciuto; tuttavia tutto quel movi-
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mento,
tutta l'agitazione che porta con sé il censimento dell'impero,
non hanno altro scopo che di condurre Maria, Madre tua, a
Betlemme per darti alla luce.
O Mistero ineffabile! Quanta grandezza
in questa apparente bassezza! Tuttavia il sommo Signore
non ha ancora toccato il fondo del suo abbassamento. Ha
percorso le dimore degli uomini, e gli uomini non l'hanno
ricevuto. Cercherà ora una culla nella stalla degli
animali senza ragione: è qui che nell'attesa dei canti
angelici, degli omaggi dei pastori e delle adorazioni dei
Magi, troverà "il bue che conosce il suo Padrone, e
l'asino che vien legato alla mangiatoia del suo Signore".
O Salvatore degli uomini, o Emmanuele, o Gesù, anche noi
ci recheremo alla stalla; non lasceremo compiersi
solitaria e derelitta la nuova Nascita. A quest'ora, tu
vai bussando alle porte di Betlemme, senza che gli uomini
vengano ad aprirti, e dici alle anime, con la voce del
divino Cantico: "Aprimi o sorella mia, amica mia,
poiché il mio capo è pieno di rugiada e i miei capelli
imbevuti delle gocce della notte". Noi non vogliamo
che tu abbia a passare oltre la nostra dimora: ti
supplichiamo di entrare, e ci teniamo vigilanti alla
nostra porta. "Vieni dunque, o Signore Gesù, vieni".
da: P. GUÉRANGER, L'anno liturgico.
- I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad.
it. P. GRAZIANI, Alba, Edizioni Paoline, 1959, pp. 317-318.